Quando sono arrivato nel 1968 c'erano stati dei cambiamenti all'interno dell'istituto. Ad Arnold era stato chiesto di essere il presidente ad interim di Medicina quando Sol Papper MD se ne andò, e Bob Stone MD sostituì Reg Fitz MD come preside della School of Medicine. Come presidente della Neurologia, aveva assunto questa posizione aggiuntiva con entusiasmo e fiducia con la quale mi ha accolto in una calda mattina di luglio. Le transizioni nella leadership avvenute in questo secondo quinquennio del primo mezzo secolo hanno dimostrato la prevista necessità di portare a lungo termine la costruzione della Scuola di Medicina dopo l'iniziale testa di ponte di stabilire questa nuova iniziativa. Arnold faceva chiaramente parte di questo nuovo gruppo dirigente, concentrandosi su un piano strategico decennale per superare le sfide che si prospettavano.
Questo sapore pionieristico era nell'aria e la sensazione di rimboccarsi le maniche e realizzarlo era ovunque. Come ricordo, l'ospedale indiano della contea di Bernalillo in cui era ospitato l'insegnamento clinico, è stato convertito nel centro medico della contea di Bernalillo (BCMC) e la storia della cura dei pazienti indigenti senza fatturazione dei pazienti aveva bisogno di un nuovo piano aziendale . Non era chiaro come il SOM potesse essere un modello di business finanziariamente sicuro, ma ciò non ostacolava il progresso. I docenti clinici che hanno avviato la scuola erano prevalentemente medici praticanti volontari della comunità privata, ed era giunto il momento di reclutare docenti clinici orientati alla ricerca accademica in parallelo con la facoltà accademica di scienze di base reclutata in precedenza.
Arnold è stato in grado di stabilizzare la nuova facoltà clinica che stava arrivando e di supervisionare l'assunzione di un nuovo presidente di medicina, Ralph Williams MD, che avrebbe accettato la responsabilità di costruire un dipartimento accademico di medicina duro. Dopo aver compiuto questi passaggi, Arnold è tornato per guidare il Dipartimento di Neurologia in un forte programma accademico che è continuato fino ad oggi.
Amico e collega di lunga data, Arnold era un uomo per tutte le stagioni, e la sua passione per lo sci alpino rifletteva un aspetto memorabile del suo carattere accademico: sempre davanti nelle discese più ripide e incoraggiando sempre allegramente quelli di noi con meno Esperienza. Ricordo sempre mentre gridava il mantra della sua vita, "seguimi", e scompariva in una nuvola di neve lungo il pendio.
Dal mio punto di vista, il suo ruolo nell'aiutare la scuola di medicina a raggiungere l'eccellenza di cui godiamo oggi è stato fondamentale e meraviglioso da ricordare.